E’ vero che altri paesi europei fanno più deficit-debito dell’Italia ma non vengono puniti dalla Commissione Europea?

Come si sa, recentemente la Commissione Europea ha pubblicato un rapporto nel quale ritiene giusto avviare una procedura di infrazione del Patto di stabilità e crescita.

Nello specifico si tratta della sezione correttiva del Patto, ovvero la procedura per deficit eccessivo (Excessive deficit procedure, EDP). Anche se si chiama così in realtà l’avvio di questa procedura è basata sul rispetto sia del vincolo di deficit (che non dovrebbe superare il 3% del PIL), sia del vincolo di debito (che non dovrebbe superare il 60%). Oltre a questi due parametri principali vengono poi considerati una serie di “fattori rilevanti” di natura quantitativa e qualitativa, nel breve e nel medio termine. Analizzando tutti questi aspetti la Commissione arriva alla decisione se avviare la procedura di infrazione.

Esiste poi la procedura per scostamento significativo (Significant Deviation Procedure) che fa parte della sezione preventiva del Patto e può essere considerata come una sorta di anticamera della precedente (se ne era parlato qui).

I populisti-sovranisti-antieuropeisti, attualmente al Governo, sostengono nella loro propaganda vittimista che l’Italia viene ingiustamente perseguitata dalla Commissione perché altri paesi in passato avrebbero superato i vincoli di deficit-debito senza subire nessuna procedura. In genere si fa riferimento alla situazione di paesi come Francia e Spagna. Ma è vera questa affermazione?

Sul fatto che i due paesi anzidetti, insieme ad altri, abbiano superato i parametri di deficit-debito ci son pochi dubbi, come d’altra parte è stato ben rappresentato in questo grafico.

Diverso invece il discorso sul fatto dell’avvio delle procedure d’infrazione. Verificare la situazione è semplice; partendo dalla pagina web del Patto di Stabilità indicata in precedenza, è sufficiente selezionare il collegamento della sezione correttiva “Closed Excessive Deficit Procedures”.

Possiamo ottenere così per ogni paese tutta la storia dei documenti prodotti in relazione alla valutazione della procedura di infrazione.

Nella sezione dedicata alla Francia è possibile notare che esiste una procedura di infrazione avviata il 7 maggio 2003 e durata fino al 30 gennaio 2007:

EDP Francia 2003_01EDP Francia 2003_02Ce n’è poi un’altra avviata il 24 marzo 2009 e durata fino al 22 giugno 2018:

EDP Francia 2009_01EDP Francia 2009_02Per quanto riguarda la Spagna il paese non si trova nella lista precedente perché ha subito un’unica lunga procedura di infrazione che è ancora in corso. Bisogna quindi selezionare il collegamento “Ongoing Excessive Deficit Procedures”.

Si può così notare che la Spagna ha visto avviare una procedura in data 24 marzo 2009 che, come detto, non si è ancora conclusa:

EDP Spagna 2009_01EDP Spagna 2009_02Nel complesso possiamo quindi dire che paesi come Francia e Spagna sono stati più tempo sotto procedura di infrazione che fuori, quindi la teoria secondo la quale solo l’Italia viene perseguita dalla Commissione portata avanti dai populisti-sovranisti-antieuropeisti non sta in piedi.

Giusto per completezza di informazione, la situazione dell’Italia consiste nell’avvio di una procedura di infrazione il 7 giugno 2005 fino al 3 giugno 2008, poi il 7 ottobre 2009 fino al 21 giugno 2013. Dopo sono stati redatti diversi rapporti, alcuni con esito negativo, altri no, ma che comunque non hanno mai portato all’avvio di una procedura. In sostanza l’Italia è stata meno anni sotto procedura rispetto ai precedenti paesi.

 

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