Ma è vero che il PIL dell’Italia nel 2019 sta crescendo poco a causa degli altri paesi?

Da quando l’ISTAT ha reso noti i dati sulla crescita del PIL nel primo trimestre 2019, annunciando una assai modesta variazione congiunturale del +0,1%, molti politici e giornalisti di area governativa si sono affannati a dire che è tutta colpa delle scarse esportazioni verso i paesi europei, a causa della congiuntura internazionale negativa. In pratica dicono che l’attuale stagnazione deriva da cause esterne all’Italia piuttosto che interne.

Come si è visto a proposito del grafico sulla composizione secondo il metodo dei beni finali, il PIL può essere considerato come la somma della spesa per consumo privato (C), per gli investimenti (I), per la spesa del settore pubblico (G) e infine della bilancia commerciale, ovvero le esportazioni meno le importazioni (X-M). Il tutto riassunto nella ben nota formula: PIL=C+I+G+(X-M).

Andiamo quindi a vedere sul sito ISTAT i dati trimestrali congiunturali in termini di contributo alla crescita del PIL a partire dal primo trimestre 2017:

PIL primo trimestre 2019Possiamo subito notare che il dato della bilancia commerciale (domanda estera netta) relativo al primo trimestre 2019 è in realtà positivo e ben maggiore rispetto alle variazioni avute nei trimestri del 2018 e addirittura del 2017. Insomma la variazione delle esportazioni nette è ai massimi da due anni a questa parte. Sono le altre voci che rendono scarso il PIL, in particolare la variazione delle scorte (che può essere considerata come parte della voce “investimenti”).

Questi dati potrebbero quindi smentire le affermazioni precedenti relative ad una origine esterna della crisi.

E’ bene fare però una ulteriore analisi. La bilancia commerciale potrebbe diventare positiva anche nel caso di una variazione negativa delle esportazioni; basta che le importazioni calino più delle esportazioni. Ad esempio, se io ho 100 di esportazioni e 100 di importazioni, il saldo è pari a zero. Se le esportazioni calano a 98 e le importazioni calano a 95, il saldo passa a +3.

Per accertarsi della situazione è necessario andare a vedere quindi il dato scomposto della bilancia commerciale:

Dati impo-espo primo trimestre 2019Possiamo così notare che effettivamente il saldo positivo della bilancia dipende in gran parte da una riduzione delle importazioni, mentre le esportazioni crescono ma di poco.

Bisogna dire quindi che quantomeno un rallentamento delle esportazioni c’è e questo può avere un effetto negativo sul PIL, non direttamente nel dato della bilancia commerciale, che come abbiamo visto è positiva, ma piuttosto sul dato degli investimenti. Infatti se le esportazioni calano o rallentano, le aziende che esportano investiranno meno in nuovi impianti, macchinari, scorte e così via.

Il fatto che le importazioni siano calate in modo così netto e la bilancia commerciale sia positiva, comunque, implica che l’effetto appena descritto colpisca i paesi esteri in modo maggiore di quanto accada in Italia. Ovvero, considerando solo il commercio estero, il PIL dovrebbe essere peggiore negli altri paesi.

Secondo i dati Eurostat il PIL del primo trimestre nell’Unione Europea è a +0,5%, in Germania a +0,4%, Francia +0,3%, Spagna +0,7%. Tutti valori superiori all’Italia. E’ evidente che questi paesi sono riusciti a compensare l’effetto negativo del commercio estero con l’Italia, probabilmente sfruttando la domanda interna.

In conclusione, dire che lo scarso risultato del PIL italiano di +0,1% dipende dal commercio estero è sbagliato, visto che le esportazioni nette italiane sono aumentate e quindi, a parità di altre condizioni, il nostro PIL sarebbe dovuto essere superiore a quello di altri paesi europei con cui commerciamo.

Se invece, come accaduto, il PIL italiano è addirittura inferiore a quello degli altri paesi, significa che sono intervenute in modo negativo le variabili interne relative ai consumi, investimenti e spesa pubblica (C, I, G). L’origine dello scarso risultato del PIL è quindi interna, non esterna.

 


Fonti

I dati sul PIL trimestrale italiani sono tratti dal sito Dati Congiuntura ISTAT sezione “Conti economici; Conti e aggregati economici nazionali trimestrali; Conto economico delle risorse e degli impieghi e contributi alla crescita del Pil” selezionando le due voci disponibili.

I dati trimestrali sul PIL degli altri paesi sono tratti dal sito Eurostat sezione “Economy and finance; National accounts (including GDP); Complete database; Quarterly national accounts (namq_10); GDP and main components (output, expenditure and income) (namq_10_gdp).

 

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