Migranti soccorsi in mare in attività coordinate dal M.R.C.C. di Roma (2013-2017)

Si sente dire in giro che l’attività di soccorso in mare delle ONG sia il principale incentivo allo sbarco di migranti dal Nord Africa. Vediamo cosa dicono i dati della Guardia Costiera.


La guerra contro le ONG è stata lanciata dalla martellante propaganda di certe forze politiche xenofobe e populiste, oggi al Governo, tanto che in pratica il fenomeno stesso degli sbarchi è stato fatto identificare con queste organizzazioni di soccorso in mare.

Ma andiamo a vedere cosa dicono i dati:

Migranti soccorsi in mare in attività coordinate dal M.R.C.C. di Roma (2013-2017)Migranti soccorsi in mare in attività coordinate dal M.R.C.C. di Roma - percentuali (2013-2017)Si possono subito fare due considerazioni importanti.

Innanzitutto, la crisi degli sbarchi è iniziata prima dell’intervento delle ONG, che quindi non sono state la causa del fenomeno ma casomai un effetto.

In secondo luogo, l’intervento delle ONG, anche quando è andato a pieno regime, è sempre stato minoritario ed è andato in gran parte a sostituire i salvataggi effettuati dalle navi mercantili.

Quando a partire dal 2017 la crisi è iniziata a rientrare a causa di una maggiore attività di controllo delle forze libiche, i salvataggi di provenienza “civile” (ONG e mercantili) sono calati molto meno rispetto a quelli “statali” (forze militari e di polizia). Sembra quindi che questi ultimi si siano volutamente tenuti lontano dalla scena per precise indicazioni politiche, lasciando più spazio agli altri. In questo modo il ruolo delle ONG ha continuato ad incrementarsi, ma solo in termini percentuali e rimanendo comunque una minoranza.

Come si può notare dal secondo grafico, considerando il totale dei salvataggi effettuati nei cinque anni (648.672), la quota ascrivibile alle ONG è solo del 17,7%, ovvero 114.910 salvataggi.

E` evidente, quindi, che la teoria secondo cui le ONG sarebbero il fulcro di tutto il fenomeno migratorio degli ultimi anni in Italia è una grossa panzana, messa in giro ad arte da chi aveva bisogno di additare un nemico come capro espiatorio che allo stesso tempo fosse facile da colpire ed emarginare.

 


Fonti

I dati sono tratti dal sito della Guardia Costiera nella sezione “Attività; Ricerca e Soccorso; Attività SAR Immigrazione” selezionando il rapporto “Attività SAR nel Mediterraneo centrale, anno 2017”.

 

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